Tutte le attuali generazioni sono cresciute con i cartoni animati della Disney: dai classici Topolino, Paperino, Biancaneve, Cenerentola, fino ai più recenti Re Leone, Pocahontas e Nemo. In tutti il rapporto tra i protagonisti, umani o animali, e la natura è sempre molto positivo e rispettoso. E’ quello che sottolinea anche David Whitley, professore dell’Università di Cambridge, il quale ha scritto recentemente un libro dal titolo “The Idea of Nature in Disney Animation“.
Il testo affronta due periodi in particolare della produzione di cartoon, dal 1937 al 1967, e dal 1984 al 2005, evidenziando come la visione della natura sia cambiata molto. Infatti, nei classici come Bambi o Cenerentola, la natura era presentata con uno scenario idilliaco, un mondo incantato, molto lontano dalla realtà, e all’interno di questo mondo il bambino poteva sognare e fantasticare. Tutti gli esseri che lo popolavano erano creature da proteggere nei confronti dell’aggressività e brutalità “dell’uomo civilizzato”.
E’ proprio questa visione così romantica e allo stesso tempo fragile che ha ispirato in parte i primi movimenti ambientalisti tra gli anni ’60 e ’70, quali ad esempio gli “Hippies“.
Nell’ultimo ventennio, invece, l’erede di Walt Disney, Michael Eisner, ha improntato i cartoni secondo un modello diverso. In film come Il Libro della Giungla, Pocahontas o Alla Ricerca di Nemo si percepisce un rapporto maggiormene equilibrato tra il protagonista e la natura, quasi a voler sottolineare la necessità di voler proteggere un bene prezioso. Il rapporto uomo – natura non solo è possibile, ma è fondamentale, deve essere attuato così che le persone non vedano la natura come un luogo selvaggio e totalmente estraneo, ma qualcosa che li circonda e a cui appartengono. Si cerca di infondere, soprattutto nei più piccoli, la curiosità di esplorare e conoscere, come fa il piccolo Mowgli nella giungla.
Il professor Whitley, inoltre, aggiunge che i cartoni della Disney oltre a fornire insegnamenti morali, sono un efficace punto di partenza per l’educazione ambientale nei ragazzi: valori come il rispetto, la protezione e la conservazione della natura e degli esseri che la popolano sono rintracciabili nelle storie che tanto appassionano intere generazioni.
L’unica pecca della Disney? Essersi curata poco della deforestazione al fine di costruire i suoi enormi parchi dei divertimenti. Ma questo né ai bambini né agli adulti si racconta.
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By: 2010 in review « Tra i colori della natura on 2 gennaio 2011
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